dell'Antica Zecca di Lucca
Carlino – Sec. XV
Carlino – Sec. XV

Carlino – Sec. XV

Re Federico III d’Aragona (1496-1501) fa coniare il “Carlino” per pubblicizzare una sua decisione in merito alle finanze del regno, la legenda riprende un verso del Primo Libro dei Re che recita: “Recedant vetera de ore” (si allontani l’arroganza dalla tua bocca). In questa emissione Federico III sceglie di proposito il tipo con il libro che, con cinghie e fibbie, assomiglia al libro dei conti dove sono registrate le tasse e i debiti dei cittadini dato alle fiamme e la legenda Recedant Vetera” (sia cancellato il passato) è un chiaro riferimento alla politica del Re Aragonese e alla volontà di cancellare vecchi debiti in favore della Corona a vantaggio dei cittadini. Una cosa del genere la fece secoli prima l’Imperatore Adriano che pubblicizzò su un sesterzio di bronzo la sua decisione di distruggere i registri relativi a vecchi debiti per un ammontare complessivo di 900 milioni di sesterzi. Questa emissione mostra l’imperatore che, con una fiaccola sta bruciando un cumulo di registri depositati a terra mentre i cittadini presenti lo acclamano. Questa particolare moneta è prodotta in numero limitato di esemplari in esclusiva per il concessionario “Omnia Arte” Napoli.

Scheda: